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Uno dei testi più conosciuti, amati e discussi dal pubblico di tutti i tempi. Un viaggio alla scoperta di un grande autore come Shakespeare. Formata da un prologo e due storie tra loro intrecciate, quella di Caterina e Petruccio e quella di Bianca e Lucenzio, l’opera narra di come il rude Petruccio riuscirà a “domare” la bisbetica Caterina. In questa divertente commedia, Shakespeare dimostra la sua personale sensibilità critica nei confronti del ruolo della donna del suo tempo ed analizza con grande abilità la psicologia femminile. Egli si oppone alle fredde regole sociali dei matrimoni combinati per interesse o prestigio delle famiglie e, nella figura di Caterina, ci mostra con ironia i conflitti interiori di una moglie domata dal matrimonio. Caterina mostra, al contempo, la sottile intelligenza femminile, il coraggio e l’ostinazione che la sorreggono nel rapporto difficile con Petruccio. Il contrasto tra Caterina, donna diretta, ma sincera, e Bianca, fanciulla educata, ma prepotente alla fine, mette in guardia il pubblico sulle false apparenze ed insegna che non sempre la sposa che si piega remissiva ai doveri è capace di amare veramente. Nel nostro allestimento abbiamo voluto rendere centrale il ruolo di Sly, il calderaio ubriaco per il quale viene allestito lo spettacolo. Egli riuscirà a prendere le redini della situazione, riuscendo a domare la difficile dama. Proprio questa idea registica, consente uno studio più approfondito sulla vicenda e sul grande interrogativo che Shakespeare ci lascia: sarà vera sconfitta, quella di Caterina? L’apparente sottomissione disegna un mondo femminile più astuto di quanto sia quello maschile? O la coppia, nel suo equilibrio e amore, riesce a prendersi gioco di tutti, compresi gli spettatori…A voi l’ardua sentenza…